La Polizia di Stato di Monopoli nel corso dei controlli del fine settimana ha proseguito le attività di monitoraggio delle periferie della città e delle numerose contrade. L’impegno di contenere la diffusione epidemiologica ed evitare gli assembramenti è stato rivolto prevalentemente agli arrivi da altri comuni senza giustificato motivo, circostanza che ha permesso di notificare la sanzione di 400 euro ciascuno per 10 persone, oltre a 4 sanzioni al codice della strada.  

Nel corso dei controlli, al confine con il territorio di Fasano, nelle varie perlustrazioni effettuate nelle aree rurali e con il monitoraggio dei sistemi satellitari è stata rintracciata una Audi A6 3.0 Tdi avant, provento di furto avvenuto nel comune di Triggiano.

L’autovettura era stata parzialmente “cannibalizzata”; gli erano stati infatti asportati gli sportelli nonché tutto il sistema MMI (comprensivo di radio e navigatore) incorporato nel cruscotto. Nonostante quanto rilevato il veicolo – atteso l’alto valore commerciale – non è risultato danneggiato irrimediabilmente e pertanto è stato immediatamente riconsegnato al legittimo proprietario.

Il personale del Commissariato di P.S. prosegue anche in maniera costante l’attività a tutela del territorio dell’agro monopolitano, in virtù dell’impegno assunto in tal senso con il progetto di apertura del punto di contatto della Polizia di Stato in contrada Sicarico.

Questa volta particolare attenzione è stata rivolta al territorio posto al confine con il comune di Fasano. L’attività info-investigativa svolta dagli agenti del Commissariato infatti, aveva consentito di stabilire che alcune aree delle contrade di Losciale, Sant’Antonio D’Ascula, Macchia di Monte e quelle adiacenti, erano state utilizzate in questi ultimi giorni per occultare in modo provvisorio autovetture o mezzi agricoli proventi di furto in altre località del sud barese, in attesa di destinarli o al mercato dei pezzi di ricambio o alla restituzione in favore delle vittime previo compenso estorsivo di una somma di denaro, fenomeno che prende il nome di “cavallo di ritorno”.      

L’inizio di una specifica attività del Settore Anticrimine ha consentito, in breve tempo, di trovare riscontri importanti in quanto proprio in contrada Losciale, al termine di un strada sterrata, i poliziotti di Monopoli – all’interno di una grotta rupestre – hanno rintracciato una fresatrice in buone condizioni di utilizzo.

L’attrezzatura agricola, del valore approssimativo di circa 5.000 euro, poteva rappresentare certamente oggetto di “riscatto” da parte di squadre specializzate in questa tipologia di furti, ma la tempestività dell’intervento degli agenti lo ha impedito, evitando un ulteriore aggravio di spese per l’azienda agricola di Fasano presso la quale la macchina era stata rubata due giorni prima, che non aveva ancora provveduto a formalizzare la denuncia. Gli accertamenti per risalire al legittimo proprietario, in ogni caso, erano stati avviati con i dati identificativi del mezzo e a seguito dei contatti con l’azienda venditrice. 

Per lo spostamento da parte dei malfattori della fresatrice, strumento fondamentale per la gestione di una azienda agricola, del peso di circa 1 tonnellata, è stato necessario l’utilizzo di un trattore di grosse dimensione con una potenza superiore agli 80 cv.

Accertata la titolarità dell’attrezzatura, l’Autorità Giudiziaria ha già disposto la restituzione della fresatrice, mentre sono in corso indagini per risalire agli autori del reato.

Di admin

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