I risultati migliori di sempre”: ne è convinto il presidente del cda della Banca di Credito Cooperativo di Putignano Alessandro Mele, nel presentare e commentare lo scorso 8 febbraio i dati relativi all’esercizio 2022 dell’istituto di credito, che spegne ben 11 candeline e conferma un percorso di crescita esponenziale senza precedenti. Accanto a Mele, il cda al completo (il vicepresidente Bruno Bianco e i consiglieri Elisabetta Belviso e Giuseppe Plantamura, in collegamento video anche il prof. Mauro Bisceglia), il direttore generale Giovanni D’Onghia, il vicedirettore generale fresco di nomina Michele Liuzzi, nonché i membri del collegio sindacale collegati in streaming Pietro Lerede, Ambrogio Pugliese e Elisabetta Raimondi.

Siamo particolarmente orgogliosi, quest’anno, di presentare i dati di esercizio, perché rappresentano il migliore risultato di sempre, ossia dall’avvio dell’attività nel lontano febbraio 2012; infatti, il bilancio registra un utile netto di euro 425.126 – ha esordito il presidente Mele – La bontà del risultato conseguito nell’esercizio chiuso al 31.12.2022 non è dato solamente dai dati numerici, ma anche dagli altri indicatori, che, com’è noto, con la riforma del Credito Cooperativo voluta dal legislatore nel 2016 e la conseguente costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi, determinano il grado di autonomia di ogni singola Banca. Il riformatore del 2016 ha voluto istituire attraverso il c.d. “contratto di coesione” un sistema di garanzie incrociate, in forza del quale ciascuna Banca è garante verso le altre e la Capogruppo e viceversa; il sistema è regolato da una specie di semaforo che a seconda che si è in area verde, gialla o rossa determina il grado di autonomia operativa della singola Banca. La colorazione dell’area è poi determinata dal grado di rischio e dall’equilibrio di altri coefficienti di vitalità e redditività di ciascuna Banca, per cui la Banca che rappresenta un maggior grado di rischio per il Gruppo è in area rossa, quella più virtuosa che genera minor rischio per il Gruppo è in area verde. La nostra Banca è in area verde, il che significa che la stessa opera in regime di totale autonomia, seppure sottoposta – al pari di tutte le altre Banche di categoria – alla vigilanza della BCE, per il tramite della Capogruppo di appartenenza che è ICCREA Banca. Quest’ultimo è il punto dolente di tutta la vicenda riformista che ha interessato il Credito Cooperativo, in quanto – per la semplice ragione dell’appartenenza ad un Gruppo Bancario vigilato direttamente dalla BCE – ogni singola Banca è sottoposta alla vigilanza della BCE, seppure per il tramite della Capogruppo; ciò comporta un appesantimento degli oneri amministrativi ed organizzativi che appaiono del tutto sproporzionati non solo rispetto alla dimensione della nostra piccolissima Banca, ma anche rispetto ad altre Banche di categoria molto più grandi della nostra. Questi oneri amministrativi ed organizzativi comportano la distrazione di risorse ed energie dalle attività tipiche della Banca, per essere destinate ad attività prettamente burocratiche che se presentano una ragion d’essere con riferimento ai grossi gruppi Bancari con operatività transfrontaliera, risultano – come detto – inutilmente spropositate con riguardo a realtà operative meno complesse e di dimensioni minori. Il costo di tutto ciò impatta significativamente sui conti economici delle singole Banche, finendo per sottrarre risorse destinate alla patrimonializzazione delle stesse. Federcasse, che è l’associazione di rappresentanza di tutte le Banche di Credito Cooperativo italiane, ha più volte chiesto, con il sostegno anche delle forze politiche di volta in volta al Governo del nostro Paese, un intervento del Regolatore Europeo affinchè si metta mano al quadro di riferimento normativo nel settore del credito per conseguire nel concreto il principio di Proporzionalità che è contenuto nei Trattati Europei. Ultimamente, qualcosina si sta muovendo, ma come sappiamo questi processi a volte sono alquanto lunghi. Ebbene, nonostante tutto ciò, che si aggiunge a quanto già ha dovuto affrontare la nostra piccola Banca, siamo sempre qui, con i nostri conti in ordine, a riaffermare solidità patrimoniale ed equilibrio gestionale“.

Un percorso in salita in questi 11 anni per la BCC di Putignano, chiamata a reggere dinanzi a momenti complicati per l’economia e la società mondiali. “L’attività fu avviata nel febbraio 2012, cioè nel bel mezzo della più grave crisi economica e finanziaria del dopoguerra, conseguente alla crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti, dalla quale si venne fuori sul finire del 2018 – prosegue il presidente – appena un paio di anni per avviare il superamento definitivo della grande crisi ed ecco che, nel 2020, arriva qualcosa di ancora peggio, la pandemia da Covid 19 con le sue drammatiche chiusure di attività, il blocco degli spostamenti e la contrazione dei consumi di particolari beni e servizi (turismo, ristorazione, ecc.); il tempo di tirarsi fuori dalla pandemia, ecco arrivare l’assurdo ed incomprensibile conflitto Russo – Ucraino, con la crisi del gas e dell’energia e la spinta inflazionistica a livelli che non si vedevano da oltre trent’anni. In questo scenario, non certamente favorevole, la nostra Banca ha operato con rigore e fermezza, raggiungendo un livello di equilibrio che oggi rappresenta motivo di orgoglio e di grande soddisfazione.

Come detto, il 2022 si è chiuso con il risultato di gestione migliore di sempre e con una classificazione in area verde della nostra Banca nel sistema di valutazione del rischio infra Gruppo. Questo risultato è stato determinato da una attenta operazione di pulizia di bilancio portata avanti per tutto il 2022, che ha prodotto un consistente abbattimento dello stock di deteriorato, con conseguente impatto sugli accantonamenti.

In sintesi, questi i risultati maggiormente significativi:

 20222021Variazione%
RACCOLTA58.296.98255.157.5293.139.453+   5.7
di cui Indiretta5.575.8443.611.2241.964.620+ 54,4
IMPIEGHI39.941.75037.948.5581.993.192+   5,3
PATRIMONIO NETTO4.878.6264.467.434411.192+   9,2
MARGINE DI INTERESSE1.632.1431.424.228207.915+ 14,6
UTILE NETTO425.196-127.533  
     
SOCI1.6531.58568+   4,3
RISORSE PERSONALE12102+ 20,0

Ai numeri, che pure sono di per sé eloquenti, vanno aggiunte alcune considerazioni circa la qualità del lavoro svolto nell’esercizio chiuso al 31.12.2022. Il dato più significativo è quello relativo al NPL Ratio (3,2%) ben al di sotto dell’indicatore richiesto dalla Capogruppo (4,9%); questo dato indica il livello di deterioramento del credito della Banca” a conferma della capacità della BCC Putignano di controllo e di fare buon credito.

Sotto il profilo della concreta attuazione del principio Mutualistico, che come sapete è un obbligo previsto dallo Statuto delle Banche di Credito Cooperativo, la Banca anche nel 2022 non ha fatto mancare il proprio sostegno ad innumerevoli iniziative di carattere sociale e culturale a beneficio della Comunità di riferimento; ci piace ricordare, tra tutti, il costante contributo dato alla rivitalizzazione  del Centro Storico, che rappresenta una scommessa vinta dalla Banca in una logica di lungo periodo avviata circa un decennio addietro” grazie al fondo speciale istituito per la ristrutturazione dei locali del borgo antico al fine di avviare attività commerciali e imprenditoriali.

L’intervista al Direttore Generale BCC Putignano Giovanni D’Onghia

Nel corso dell’anno, su proposta del Direttore Generale Dott. Giovanni D’Onghia, c’è stata una riorganizzazione del personale, con l’assunzione a tempo indeterminato di n. 2 nuove risorse e il riconoscimento di un avanzamento di carriera per alcune risorse già in organico – conclude l’avv. Mele – c’è stata pure la nomina a Vice Direttore Generale per il Dott. Michele Liuzzi. Il ringraziamento del Consiglio di Amministrazione va a tutto il personale e al Collegio Sindacale per il proficuo lavoro svolto. Con l’auspicio di continuare nel percorso di crescita che, sia pur lentamente, prosegue ininterrottamente dall’apertura della Banca, avvenuta ben 11 anni addietro; crescita che ha portato ad un potenziamento della dotazione patrimoniale della Banca e al miglioramento ed all’ampliamento dei servizi e dei prodotti offerti alla clientela e ai Soci, senza mai dimenticare il sostegno ad iniziative varie di carattere sociale e culturale a beneficio della Comunità di riferimento”.

Buono anche il feedback di soci e clienti giovani con un approccio alla banca che passa dai genitori ai figli, così come la richiesta di supporti finanziari all’investimento imprenditoriale di nuove leve piuttosto che a quello immobiliare.

Da sempre attenta ai giovani, la banca ha assegnato i premi allo studio intitolati ai professori Nicola e Luigi Albano per l’edizione 2021/2022 destinati a laureati magistrali, iscritti a corsi di laurea magistrale e a universitari appena maturati: i riconoscimenti sono andati a Noemi Nudo, residente a Noci, laureata in Archeologia, e a Angela Fulvia Tricase di Putignano, laureata in Farmacia; Aurora Semeraro, di Noci, iscritta all’ultimo anno del corso di laurea magistrale in Architettura, Serena Romanazzi, putignanese, iscritta ad Economia e Management, Nicola Gregorio Montrone, residente ad Alberobello, iscritto al corso di laurea in Filologia e …, Lea De Giorgio, di Alberobello, iscritta al corso di laurea magistrale in Storia dell’Arte; Floriana Bellipario, residente a Noci, neo maturata in Operatore Meccanino presso l’istituto professionale “A. Agherbino” di Putignano, Martina Del Re, di Turi, e Giacomo Laera di Noci, entrambi diplomati da Perito chimico presso l’istituto industriale “Dell’Erba” di Castellana e oggi iscritti al CTF presso l’Ateneo di Bari, nonché Dominga Piepoli di Castellana.

Un pensiero su “BCC Putignano, nel 2022 cresce ancora. I successi di 11 anni di vita”

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