Questo weekend si accendono i riflettori sul LITTLE FARM Festival!
Comincia domenica la 12^ edizione del FARM Festival all’Ex Macello di Putignano con tante novità e sperimentazioni.
Si parte domenica sera con il FARM Secret: scopriremo le molte band che si esibiranno solo quando saliranno sul palco. Niente annunci e toto-nomi, solo tanta curiosità e voglia di sorprendersi tutti insieme. Ben 7 progetti musicali diversi provenienti dall’Italia ma anche dall’estero. Si comincerà con il primo live alle 19:30 e si chiuderà all’01:00 con il dj set di RAIS.
Si prosegue lunedì sera con l’unica data in Puglia del concerto di LUCIO CORSI in full band, a bordo della sua Astronave Giradisco con un concerto carico di energia che mescola il rock d’autore alle sonorità folk di canzoni surreali. Ad aprire il suo concerto la talentuosa salentina Lauryyn in trio, col suo soul e r’n’b.

Il programma di del FARM a Putignano si conclude martedì 20 agosto con FARMEDITERRANEO, da mezzogiorno al tramonto per una data speciale del festival con un aperitivo dai gusti e sapori mediterranei e molte selection di World Music fatte da tanti amici dj e selector, il tutto a ingresso libero.
Durante le tre giornate del festival, spazio anche all’arte con la mostra artistica “Vita InCorporea” di Sara Francesca Hillebrand e il live painting dell’artista Bora.
I biglietti sono disponibili su Vivaticket al link: https://linktr.ee/littlefarmfestival2024 o acquistabili nei punti vendita “Amici del FARM”. Il LITTLE FARM Festival proseguirà poi dal 29 al 31 Agosto anche ad Alberobello. Presto sarà annunciato il programma completo.
L’anno scorso è iniziata una nuova era per il FARM Festival, diventato LITTLE FARM Festival, tornando nella dimensione intima degli spazi dell’ex Macello di Putignano e sperimentando nuove formule e format. Molti i fattori su cui puntare: partendo dall’invito alla scoperta comprendendo la sostenibilità, l’armonia, la passione e la multidisciplinarietà; così come i fattori di cui iniziare a fare a meno: la corsa ai numeri da capogiro, l’appiattimento dei programmi, l’ansia dei sold out e la ricerca spasmodica dei grandi nomi.
Queste riflessioni sono state accolte e condivise, e la risposta del pubblico, degli organizzatori e della stampa è stata calorosa. Un’esperienza sostenibile, vivibile e organica ai luoghi, senza affanni e sovradimensionamenti, risultando chiari e genuini.
Oggi si è ormai abituati ad andare a un festival o a un concerto e sapere esattamente tutto quello che accadrà, arrendendosi al non stupirsi più. Molti eventi hanno rinunciato all’elemento multidisciplinare, diventando solo “il concerto di”, perdendo quell’atmosfera tipica da “Festival”. L’industria musicale in Italia è soggetta da anni a “logiche di sistema” che mettono sempre più in difficoltà gli organizzatori indipendenti di eventi e festival: costi di produzione e cachet artistici esasperati, allestimenti triplicati: tutto questo compromette la sostenibilità dell’evento e la sua prospettiva negli anni, soffocando gli organizzatori, appiattendo l’offerta e orientando tutto verso il business e il profitto, e a quel punto si finisce per cercare il nome più grosso e rincorrere affannosamente il sold-out, in un circolo vizioso generale.
Prima dei social e dello streaming, si andava al concerto di un artista senza averlo già ascoltato su Spotify, senza averne già visto video live e storie. Arrivati al festival, si ascoltava qualcosa di nuovo, scoprendo insieme se ci piaceva oppure no, sorprendendoci a ogni brano. Senza essere nostalgici, il senso è che esiste anche un modo diverso di approcciarsi a un evento, sia per il pubblico sia per gli organizzatori. E il LITTLE FARM Festival vuole continuare a esplorarlo anche quest’anno. Tutto ciò vuole essere un invito al pubblico a credere che il LITTLE FARM Festival sia ancora un luogo di ricerca, dove scoprire il nostro nuovo artista preferito senza farci influenzare dal numero di streaming e follower.