Visita lampo a Putignano martedì scorso della ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti, nel suo tour in Puglia in occasione della campagna elettorale di Ivan Scalfarotto, candidato presidente per Italia Viva, la formazione politica guidata da Matteo Renzi e di cui la ministra è rappresentante in seno al Governo Conte II.
Ad accoglierla presso il Palazzo di Città la sindaca Luciana Laera, il presidente del consiglio comunale Michele Vinella, l’assessora alle Politiche Sociali Anna Caldi e il consigliere Gianni Mastrangelo. In sala consiliare l’occasione per uno scambio con l’amministrazione comunale e le attività sociali, coordinate dall’Ufficio Servizi Sociali e dall’Ambito di cui Putignano è comune capofila. A relazionare il dirigente 1ª Area del Comune Domenico Mastrangelo che ha rimarcato alla ministra la soddisfazione per “un’amministrazione di qualità” a fronte di un impegno comune, sostenuto da 5 assistenti sociali, un nutrito gruppo di amministrativi e da ben 15 giovani addetti al Servizio Civile, attivato nel comune sin dal 2015. A fargli eco la dott.ssa Pamela Giotta, coordinatrice dell’Ufficio Servizi Sociali, che ha evidenziato la “necessità di servizi integrati”, illustrando le principali attività messe in campo anche per fronteggiare l’emergenza coronavirus: l’asilo nido, aperto dalle 7 alle 18 anche durante il mese di agosto con particolare soddisfazione dei genitori dei piccoli utenti, il centro anziani, i centri socio-educativi (dopo scuola) che hanno usufruito di oltre 300 mila euro, finanziamenti ministeriali arrivati tempestivamente, impiegati integralmente, la dotazione di buoni spesa alimentare grazie alla sinergia tra pubblico e privato, oltre alla consolidata rete con le parrocchie, le scuole (a fronte di bisogni speciali di ragazzi e giovani), le associazioni di volontariato, l’Ambito territoriale e il CAV (Centro Anti Violenza). Dell’importanza dei fondi ministeriali a supporto delle amministrazioni locali ha parlato anche la dott.ssa Giulia Lacitignola, coordinatrice dell’Ambito, sottolineando il raddoppiamento nel 2020 del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali che ha permesso per esempio l’espletamento dei servizi per l’infanzia, di contro anche la sospensione dei fondi PAC del Ministero dell’Interno che tuttavia non ha scoraggiato i cinque comuni virtuosi dell’Ambito nell’assicurare il proprio sostegno alle attività educative. Fondamentale per il territorio la presenza del Centro Anti Violenza, tra i pochi in Italia ad essere gestito dall’ente pubblico, ubicato in un immobile nel territorio di Noci.

“Preziosa la possibilità di ascoltarci reciprocamente” secondo la ministra Bonetti, che ha concluso l’appuntamento, facendo riferimento alla scelta strategica del governo di sostenere la riapertura dei centri estivi, parlando di “sfida collettiva tra governo, amministrazioni locali, associazioni di volontariato per restituire ai bambini la possibilità della ripartenza” in quanto per i bambini e ragazzi bisogna perseguire il “diritto universale ad essere educati e messi nelle condizioni di poter giocare da cittadini”. Da Bonetti il punto anche sul Family Act, all’approvazione della Camera dei Deputati, “che dà progettualità strutturata a questi interventi”, che non sono “cerotti sociali ma occasioni di protagonismo delle potenzialità del nostro Paese”, altrimenti secondo la ministra si determina una condanna alla fragilità per gli stessi ragazzi. Tra i temi del suo intervento finale, la ministra ha rimarcato la corresponsabilità costituzionale, la centralità delle nuove generazioni, la necessità di riorganizzare i tempi di vita familiare, la denatalità: per Bonetti occorre “ripartire dall’umanità, dalle nuove generazioni, dalle reti e connessioni” per “creare un canale di fiducia per costruire un futuro fuori dalla fragilità e dalla violenza” non senza guardare alle potenzialità della Puglia e del nostro territorio.
Presenti anche l’arciprete parroco di Putignano don Peppe Recchia e i referenti di associazioni, scuole e mondo del volontariato.

A margine la ministra nella nostra intervista qui sotto si è soffermata sulle tragedie di Colleferro e Caivano con le leggi e i provvedimenti allo studio del Parlamento e del Governo e sulle elezioni regionali.