L’ospedale di Putignano e la nuova classificazione di struttura Covid infiammano il dibattito politico, per il momento sui social, con un botta e risposta tra alcuni membri dell’opposizione in consiglio comunale (Forza Italia, lista Vobis e Stefi Leone) e l’amministrazione, guidata da Luciana Laera.

Prima battuta della querelle è stata del capogruppo forzista Marco Certini sul suo profilo Facebook lunedì scorso, su cui scrive:

“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. L’emergenza Covid -19 ha, di fatto, anticipato ciò che da tempo era stato pianificato dai vertici regionali pugliesi: ”la chiusura del P.O. S. Maria degli Angeli di Putignano” convertito ora in ospedale Covid. Si perdono, quindi, le unità operative di Chirurgia, Ortopedia, Centro trasfusionale e Pneumologia ( quest’ultima già trasferita presso l’ospedale di Altamura) che diventano tutte ed esclusivamente unità Covid.Incerto al momento il destino della Dialisi che presumibilmente sarà trasferita visti gli enormi rischi connessi al mantenere un servizio “Covid free” in un ospedale Covid: inconcepibili gli enormi disagi per i circa 100 pazienti che emodializzano a Putignano.Fermo restando che l’infezione da SARS Cov 2 è un flagello che non risparmia alcun territorio e che va combattuta con tutti i mezzi a disposizione chiedo:1) E’ proprio opportuno smantellare completamente l’ospedale di Putignano che per posizione territoriale è l’unico punto di riferimento per numerosi comuni?2) Si è tenuto conto che il 60% degli infermieri sono putignanesi e, quindi, il rischio per le nostre famiglie è grande e generalizzato?3) Cosa ne sarà del nostro ospedale al termine di questa emergenza? Il Sindaco di Putignano chiederà formalmente ai vertici regionali che diventi ospedale di primo livello?4) E per finire: a cosa ha portato la kermesse elettorale di Emiliano ricevuto in pompa magna sul nostro municipio?Dimenticavo: il pronto soccorso del nostro ospedale è già chiuso!!!GRAZIE Emiliano e soprattutto GRAZIE a quei PUTIGNANESI che hanno contribuito a riconfermarlo ai vertici della nostra “povera” PUGLIA!

A due giorni di distanza, esattamente alle 13 di mercoledì 4 novembre, i consiglieri Certini, Delfine, Galluzzi e Leone sottoscrivono e protocollano una richiesta formale al presidente del consiglio comunale Michele Vinella, in cui chiedono l’inserimento del tema ospedale all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale:

I sottoscritti Consiglieri Comunali di Putignano, Galluzzi Marco Certini Marco Delfine Sebastiano e Leone Stefi, chiedono di inserire con urgenza nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale il seguente ordine del giorno:

Il Consiglio Comunale di Putignano preso atto della nota del Direttore Generale della ASL BA, prot. 155229/2020 del 29/10/2020, con la quale, a seguito dell’emergenza COVID-19 e delle relative direttive regionali, si dispone l’immediata ed urgente riconversione dei posti letto del P.O. di Putignano in posti letto COVID-19, così suddivisi:

59 pl internistici

15 pl semi intensivi

8 pl anestesia e rianimazione

considerato che, con la stessa nota,: sono bloccati con effetto immediato tutti i ricoveri ordinari ed urgenti; la centrale operativa del 118 dovrà inviare tutte le urgenze presso le altre strutture del territorio; la U.O. del pronto soccorso di Putignano deve garantire, solo per il tempo necessario alla riconversione, l’assistenza sanitaria per gli eventuali accessi diretti dell’utenza; e quindi, di fatto, vengono chiusi tutti i reparti del P.O. di Putignano; considerato che con questa direttiva il territorio del sud-est barese perde qualsiasi forma di assistenza sanitaria per acuti

CHIEDE al Presidente della Regione Puglia e all’Assessore delegato alla Sanità di: conoscere quale sia, d’ora in poi, l’ospedale di riferimento per le necessità sanitarie dei cittadini di questo territorio; disporre sin d’ora che al termine dell’emergenza COVID-19 tutti i reparti del P.O. di Putignano, con tutto il relativo personale, vengano ripristinati per consentire la normale assistenza sanitaria dei cittadini.

Giovedì 5 novembre, in un post in tarda serata, non si è fatta attendere la risposta piccata della sindaca Laera sull’argomento:

A volte la cattiva informazione o la malafede possono fare più male di una pandemia mondiale. Io non capisco che gusto si provi a diffondere informazioni sbagliate o artatamente costruite. Non capisco perché se davvero qualcuno ha bisogno di chiedermi qualcosa per farsi portatore sano di informazione, invece di chiamarmi come ben ha fatto tante altre volte ritiene opportuno chiedermi notizie sui social. In ogni caso, vorrei dire che speculare politicamente in questo momento è ancora più grave che in una qualsiasi campagna elettorale. Ma noi siamo abituati a parlare solo sui fatti e non sulle chiacchiere. Parliamo dell’ospedale di Putignano.Come vi avevo anticipato l’ospedale di Putignano, insieme agli ospedali di Bari – San Paolo, Altamura, Terlizzi e Triggiano sono stati inseriti nella rete ospedaliera COVID. Per chi non lo avesse ancora capito o fa finta di non capire siamo in una situazione di emergenza e nessuno può opporsi a queste valutazioni. Nè questo significa che Putignano viene sottovaluta o trascurata o bistrattata. Basta con questa continua strumentalizzazione politica delle cose. Qualche informazione tecnica, quindi: il pronto soccorso NON chiude. E chi sta diffondendo il panico tra i nostri concittadini, chi sta generando confusione, si dovrebbe mettere una mano sulla coscienza e cercare di aiutare la nostra comunità e non alimentare notizie false. Seconda cosa: la gestione degli ospedali non dipende dal sindaco o dal Comune, questo in tempi normali, figurarsi con una pandemia in corso e con l’emergenza che sta investendo il nostro Paese in questi giorni. Come da comunicazione della ASL Bari, vi riporto che sono stati individuati 82 posti letto nel presidio ospedaliero di Putignano così suddivisi: 59 internistici, 15 semi/intensivi, 8 di anestesia e rianimazione.Necessariamente, dal 29 ottobre al presidio ospedaliero di Putignano sono stati bloccati tutti i ricoveri ordinari e urgenti.RIPETO: il pronto soccorso non è chiuso. L’unità operativa del pronto soccorso garantisce l’assistenza sanitaria per gli accessi dell’utenza, per cui i cittadini che hanno necessità possono recarvisi per le urgenze-emergenze. Il personale del pronto soccorso e il personale del 118 è formato sulla gestione dei vari casi.Dovrebbe essere garantito il servizio dialisi, attraverso l’attivazione di un percorso sicuro e dedicato.In questo momento di riconversione, la situazione è in continua evoluzione e sono in corso tutte le operazioni per dare esecuzione al modello organizzativo di incremento dei posti letto individuati. Ulteriori dettagli e informazioni, che la stessa Direzione Generale della ASL sta predisponendo e diramerà su tutto il territorio regionale, saranno comunicati.Colgo l’occasione per evidenziare che in questi giorni sto ascoltando le riflessioni che da più parti vengono fatte circa le sorti dell’ospedale. Vorrei ricordare a tutti che è nostro dovere, di cittadini e di italiani, fare la nostra parte nella lotta contro il Coronavirus. Ció che accadrà dopo lo vedremo dopo. Per ora non abbiamo sfere di cristallo che ci possano aiutare.E a chi ci accusa di menefreghismo o delle peggio cose anche in queste ore vorrei solo ricordare che Putignano, sia nella prima fase sia in questa nuova ondata, è tra i Comuni che ha gestito con meno contagi il virus. Questo perché i cittadini sono stati certamente esemplari ma anche perché abbiamo tenuto dritta la barra dell’amministrazione, sui controlli, sugli aiuti e su tutte le misure utili a tenere al sicuro la nostra cittadina.Ottemperiamo alle disposizioni dei provvedimenti contingibili e urgenti per dare il nostro contributo alla gestione dell’emergenza, prioritaria in questo momento. E state certi che non abbassiamo e non abbasseremo mai la guardia sull’ospedale di Putignano.

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