La particolare situazione di gravità ha imposto la necessità di potenziare il coordinamento delle forze di polizia impegnate quotidianamente nelle attività finalizzate a contenere la diffusione del virus. In tale contesto sono stati organizzati specifici moduli di controlli congiunti attuati da personale del Commissariato di P.S. e Polizia Locale, diretti ad evitare assembramenti nei pressi degli esercizi pubblici che caratterizzano la cd. movida nella città di Monopoli.

I controlli serrati e le ispezioni sono stati attuati anche per evitare, al momento, ulteriori provvedimenti più restrittivi e sono consistiti in una serie di operazioni di prossimità ovvero di informazione e di dissuasione da condotte poco diligenti da parte dei cittadini e degli imprenditori. Questo sforzo per contenere i contagi si è poi concretizzato in una specifica attività di controlli volti alla verifica della distanza interpersonale di almeno 1mt, del corretto posizionamento dei tavoli nei pubblici esercizi e soprattutto del divieto di assembramento anche riferita ai locali adibiti alla distribuzione automatica di alimenti e bevande posizionati all’interno della città.

Nel corso delle operazioni, oltre 220 sono state le persone controllate, 13 gli esercizi commerciali ispezionati di cui 9 sottoposti alla sanzione accessoria della sospensione temporanea dell’attività per giorni 5 in ossequio alle disposizioni di cui all’articolo 4 del D.L. del 25 marzo 2020; infine sono stati elevati 9 verbali per violazione delle disposizioni del DPCM 13 e 18 ottobre 2020 con sanzione da 400 a 1000 euro. Quattro sono state le attività di vendita di alimenti e bevande mediante distributori automatici chiuse per violazione del divieto di asporto oltre le 24.00.

Contestualmente ai controlli covid, sono stati elevate 3 sanzioni, per un totale di mille euro, al titolare di un pubblico esercizio all’interno del quale è stata accertata la somministrazione di alcol ad altrettanti minorenni di età compresa tra i 16 e 17 anni; le sanzioni sono state accompagnate dalla diffida a non reiterare la condotta, pena la sospensione sino a 30 giorni dell’attività. Le attività di controllo saranno ulteriormente intensificate nel corso di questi giorni.

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