Dante e la musica: un rapporto intenso, intriso di filosofia e patristica, che attraversa il tempo per parlare a noi contemporanei. In scena questa sera alle 19:15, nella splendida chiesa di San Francesco d’Assisi a Castellana Grotte, un’interessante connubio tra le terzine dantesche e la musica d’organo, che vedrà emergere un aspetto forse meno noto della “Commedia”: il valore “musicale” presente in diversi canti del Purgatorio e del Paradiso. Un viaggio emozionale nella poesia alla vigilia del “Dantedì”, guidati dal giornalista Sebastiano Coletta e con le esecuzioni musicali all’organo di Pierluigi Mazzoni.

Brani di Bach, Frank, Rheinberger, Valeri e Frescobaldi. Nella cantica del Purgatorio il Poeta incontra due personaggi chiave della cultura musicale fiorentina del tempo, Casella e Belacqua. Il Purgatorio è il luogo dell’attesa, dove le anime, espiando la propria tendenza peccaminosa, si preparano a contemplare Dio nella grazia del Paradiso. Sarà quest’ultimo la meta del viaggio di Coletta e Mazzoni, dove la musica salmodica del Purgatorio diviene polifonia, metafora della luce. Dall’incontro con Beatrice all’ascesa verso il Paradiso, Dante immagina, da buon medievale, che le nove sfere concentriche, ruotando intorno alla Terra, producano armonia. Tra i beati che accorrono da Dante, Picarda Donati, sottratta alla vita monastica e costretta a un matrimonio di convenienza dal fratello Corso Donati, e Bernardo da Chiaravalle, che nel 33esimo canto rivolge uno straordinario inno alla Vergine Maria. Un canto che si fa preghiera e poesia.

La serata sarà introdotta dal parroco, don Giangiuseppe Luisi. Interventi del sindaco Francesco De Ruvo e dell’assessore alla cultura Vanni Sansonetti. Patrocinato dal Comune di Castellana Grotte, il “recital” s’inserisce tra gli eventi celebrativi per gli 850 anni della fondazione della cittadina e si propone di valorizzare il pregevole patrimonio artistico custodito nella chiesa francescana, tra cui i sette altari settecenteschi di fra’ Luca Principino. Segno che l’arte, nelle sue diverse forme, è un balsamo per l’anima, una bussola per orientarsi anche nei momenti più difficili, scegliendo sempre la bellezza e la speranza.

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