Putignano ottiene il contributo di 3.241,49 euro per il progetto “L’artoteca del Museo Civico“. Progetto candidato all’Avviso Pubblico del Ministero della Cultura – Fondo Funzionamento Piccoli Musei con una proposta finalizzata all’ampliamento del patrimonio contenuto nel Museo Civico, innovandone l’accessibilità anche attraverso la digitalizzazione del patrimonio stesso.

«In questi giorni – dichiara Rossana Delfine, assessora alla Cultura di Putignano – ci è giunta notizia di questo prezioso finanziamento ottenuto dal Ministero della Cultura. Nell’attesa di avere riscontro, avevamo già investito come Amministrazione delle risorse economiche pari a 3.000 euro per la nascita dell’artoteca che vedrà la luce nei prossimi mesi e 3.500 euro per la digitalizzazione. Risorse che si sommano al contributo ministeriale. Sono piccoli importi, è vero, ma si tratta di azioni che a mio avviso qualificano e connotano l’agire politico di una amministrazione. Sono tasselli di un puzzle che via via prende forma. Nell’ottica di valorizzare la rilevanza artistica e architettonica dei nostri luoghi della cultura, ma anche di farne un contenitore di conoscenza, arte, eventi teatrali, laboratori didattici attraverso connessioni attive con il territorio, le associazioni, le altre istituzioni culturali e scolastiche, le famiglie, la comunità e i turisti».

Il progetto “L’artoteca del Museo Civico” ha come fulcro la realizzazione di un’artoteca, strumento innovativo che permette l’incontro privilegiato e diretto tra l’opera d’arte e le persone, ma vuole anche dare risposta ai nuovi bisogni emersi nel corso della pandemia, principalmente di supporto alla didattica e di inclusione sociale e attivare la sperimentazione di nuovi contenuti e modalità di offerta culturali. Tra le varie azioni previste: la digitalizzazione e riproduzione di opere presenti nella collezione permanente del Museo con tecniche innovative; la digitalizzazione e riproduzione di artisti contemporanei di fama nazionale e/o locale (serigrafie, riproduzioni, opere sight specific, opere virtuali); la realizzazione di schede informative sulle opere e sugli autori; l’attivazione di un catalogo online del patrimonio esistente e acquisito; la programmazione e sperimentazione di una programmazione didattica, in collaborazione con la comunità educante del territorio, che prevede laboratori creativi e didattici con il coinvolgimento attivo di gruppi di bambini e ragazzi; azioni specifiche di promozione e comunicazione, trasversali a tutte le fasi progettuali.

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