Sabato 30 gennaio il Liceo Majorana-Laterza di Putignano ha ospitato la cerimonia di consegna del premio di studio “Giuseppe Contegiacomo, giunto ormai alla terza edizione. L’idea di assegnare un riconoscimento ad uno studente meritevole del liceo è nata nel 2018, per volontà della famiglia Contegiacomo e della Società “A. De Robertis & Figli SpA”, al fine di ricordare l’illustre imprenditore putignanese nel centenario della sua nascita.

Laureatosi nel 1940 presso l’Università Commerciale “Luigi Bocconi” di Milano (terzo pugliese, in ordine di tempo, ad aver raggiunto questo risultato), Giuseppe Contegiacomo dapprima prestò la propria opera nell’azienda di famiglia (la “Cesare Contegiacomo SpA”, fondata dal padre nel 1905) e successivamente decise di avviare un percorso lavorativo autonomo nel campo delle arti grafiche, rilevando la storica tipografia “A. De Robertis & Figli SpA”. Dopo solo sei mesi, dando prova di spiccata audacia imprenditoriale, Giuseppe trasformò questa società in una cartotecnica specializzata nella realizzazione di astucci e scatole pieghevoli; una scelta lungimirante, dal momento che ancor oggi, a livello europeo, la “De Robertis” di Putignano è considerata tra le realtà più moderne ed efficienti del settore.

Non è stato un caso, quindi, che proprio il tema della “riconversione aziendale” abbia costituito il filo conduttore della cerimonia tenutasi presso il Majorana-Laterza, a partire dall’intervento di apertura, affidato alla dirigente scolastica, la prof.ssa Daniela Menga, per poi proseguire con le relazioni del Prof. Pietro Sisto (docente presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e cultore di storia locale), della dott.ssa Diana Catera e del dott. Fabio Contegiacomo, oggi al timone con il fratello Cesare della cartotecnica.

Sisto, in particolare, nel suo intervento ha ricordato le origini risalenti al 1899 della “A. De Robertis & Figli SpA”, quando l’azienda era dedita alla stampa di moduli per le amministrazioni comunali e, poi, soprattutto alla pubblicazione di libri e opuscoli di storia locale (come la Guida di Putignano di Riccardo Marascelli), unitamente a testi scolastici dalle fogge più strane (ottagonali, triangolari, ecc.). Negli anni ‘30, la tipografia – al pari di quasi tutte le altre case editrici (fatta eccezione per la Laterza e la Einaudi) – pubblicava libri, vignette, favole e canzonette rivolte in particolare ai bambini e che, nei loro contenuti, rispecchiavano l’ideologia del regime. Con la caduta del fascismo, autori che già collaboravano con la “De Robertis” (come Capalozza) continuarono a pubblicare per suo tramite, eliminando ovviamente dai testi ogni riferimento all’ideologia del regime. Tra gli altri scrittori che, dal dopoguerra, si sono avvalsi delle competenze della casa editrice putignanese, il prof. Sisto ha ricordato la figura di Tommaso Fiore, scrittore e politico italiano, famoso autore de “Un popolo di formiche” (edito da Laterza). In particolare, con la De Robertis lo scrittore pubblicò “Il Catechismo liberal socialista del partito d’azione” del celebre filosofo Guido Calogero (il cui testo era stato portato a Bari in forma manoscritta da Carlo Azeglio Ciampi), ove venivano enunciati i principi fondamentali cui si sarebbero ispirati i padri costituenti della Repubblica Italiana.

Terminato l’intervento del prof. Sisto, ha ripreso la parola la dirigente Menga, per introdurre la dott.ssa Diana Catera (già studentessa al liceo scientifico Majorana e laureata alla “Luiss” di Roma in Economia e Finanza), la quale, rientrata a Putignano per collaborare nella gestione dell’azienda di famiglia, la “Tea Confezioni” (che dal 1994 produce “capispalla”), proprio nella presente congiuntura pandemica si è resa protagonista di una brillante operazione di riconversione aziendale.

La dirigente prof.ssa Daniela Menga tra il prof. Pietro Sisto e il dott. Fabio Contegiacomo

La dottoressa ha spiegato come l’emergenza sanitaria ancora in corso abbia, di fatto, imposto alle aziende nuove strategie di riorganizzazione e sviluppo aziendale, attraverso la modifica o l’integrazione dei processi produttivi. Le prime aziende a incentivare il cambiamento sono state le “big companies” del settore moda, ma la sfida ha interessato anche le pmi operanti nel settore tessile.

Tra queste, per l’appunto, la putignanese “Tea Confezioni” che, con l’improvviso arresto delle vendite causa lockdown, ha avviato un parziale processo di riconversione aziendale, attraverso la produzione di mascherine “certificate” da parte dell’Istituto Superiore della Sanità; ciò le ha consentito di ricollocarsi in uno scenario economico ormai radicalmente mutato. Il caso presentato dalla dott.ssa Catera si è, quindi, delineato come un esempio recente di capacità imprenditoriale spinta da competenza, ottimismo e passione.

Dopo i saluti delle autorità presenti alla cerimonia (il Presidente del Consiglio Comunale di Putignano, Michele Vinella, e il Sindaco di Alberobello, Michele Longo), è intervenuto il dott. Fabio Contegiamo, che ha dapprima ringraziato i relatori e poi, in coerenza con il tema al centro del dibattito, ha ricordato le doti e l’intuito imprenditoriale del padre Giuseppe. Questi, infatti, nel 1972, dopo aver acquistato (presso un’importante fiera di Düsseldorf) i macchinari e le attrezzature necessarie, decise di convertire l’attività produttiva puntando interamente sulla cartotecnica “al tempo considerata il brutto anatroccolo delle arti grafiche”. La lungimiranza di Giuseppe Contegiacomo è dimostrata dalla circostanza che l’avvento di internet e del digitale hanno definitivamente messo in crisi le arti grafiche e il settore dell’editoria; al contrario, si è sviluppato sempre di più il settore della cartotecnica. A titolo esemplificativo, Fabio Contegiacomo ha precisato che, oggi, la De Robertis è il principale fornitore cartotecnico per la Barilla.

Al termine della cerimonia, la dirigente scolastica Daniela Menga ha ringraziato la famiglia Contegiacomo per il sostegno che continua ad assicurare ad un’iniziativa che rappresenta il giusto connubio tra mondo della scuola e mondo del lavoro e, prima di procedere con la premiazione, ha ricordato che l’obiettivo degli organizzatori è proprio quello di diffondere presso i giovani la cultura d’impresa, sostenendo la crescita di nuovi talenti; proprio per questo motivo, l’accesso al bando era riservato ai neo-diplomati iscritti a un corso universitario in ambito economico-aziendale.

Per questa terza edizione, è risultato vincitore del premio, con pieno merito, lo studente Simone Sgobba di Alberobello, che si è distinto in ambito scolastico, acquisendo alla maturità la votazione di 100 e lode. Simone oggi frequenta il primo anno del corso di laurea in Economia presso l’Università Bocconi ed è a lui che il dott. Fabio Contegiacomo ha consegnato l’assegno di 2.000 euro. In considerazione dell’anno scolastico segnato profondamente dall’emergenza sanitaria e soprattutto delle ripercussioni economiche e sociali che ne sono derivate, la famiglia Contegiacomo ha inoltre voluto mettere a disposizione degli alunni in possesso dei requisiti per l’ammissione un ulteriore “contributo agli studi” di euro 1.000. A beneficiarne è stato lo studente Paolo Messa di Putignano, secondo classificato, del quale si è ricordata la dedizione agli studi e i meriti scolastici.

Qui al link è possibile rivedere la cerimonia di premiazione: http://www.putignanotv.com/video/1462/Premio-GIUSEPPE-CONTEGIACOMO-30-01-2021

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