C’è preoccupazione tra il personale medico e i cittadini del Sud Est barese per la chiusura temporanea del reparto di Pneumologia dell’Ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano, presidio di salute per l’intero circondario di circa 400 mila abitanti. Da lunedì, dopo una frettolosa smobilitazione, tutto il personale medico (4 medici su 5) è stato trasferito ad Altamura per rinforzare il reparto Covid del Perinei, mentre pazienti e sanitari sono stati smistati in altri reparti del nosocomio putignanese.

La scelta, dettata certamente a livello regionale con il blocco dei ricoveri disposto dall’assessore Lopalco, fa temere un ulteriore depotenziamento del “S. Maria”, da decenni oggetto del piano di riordino che lo ha declassato a ospedale di base e argomento gettonato nelle campagne elettorali. A denunciare il fatto anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Vito Valentini e gli attivisti pentastellati putignanesi, capeggiati da Giuseppe Scaraggi.

Rassicurazioni sulla chiusura limitata all’emergenza Covid sono pervenute dai vertici della ASL Bari alla sindaca Luciana Laera, al presidente del consiglio comunale Michele Vinella e alle altre autorità cittadine, venuti a conoscenza della delibera di trasferimento dei medici e giunti per un sopralluogo nel nosocomio, che seguono costantemente gli sviluppi della vicenda. Ma c’è chi scommette che all’ombra del Covid un’altra scure minacci il bisogno di salute di migliaia di cittadini del Sud est barese.

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