Da 23 anni Putignano affida alla protezione di Sant’Antonio abate gli animali domestici e in particolar modo le stalle con la consueta benedizione promossa lo scorso 17 gennaio dalla Copagri in sinergia con la Fondazione Carnevale di Putignano nel tradizionale appuntamento della kermesse giunta alla 629esima edizione legata a doppio filo alla cultura agricola e pastorale. Il rito impartito dall’arciprete don Peppe Recchia presso l’azienda agricola “Belvedere Nuova” di Stefano Notarnicola, ha visto la partecipazione e gli interventi del Presidente locale Copagri, Matteo Campanella, del Presidente Copagri Puglia Michele Palermo, del Presidente della Fondazione Carnevale Giuseppe Vinella che ha poi partecipato al “passaggio della mozzarella”, altro simbolo di buon augurio per il Carnevale 2023.

Per il Comune di Putignano sono intervenuti la Sindaca Luciana Laera, il Presidente del Consiglio Comunale Michele Vinella, il Vice Presidente del Consiglio Vito Valentini, l’Assessora Anna Caldi e la consigliera Angela Fontana. Per la Regione Puglia hanno presenziato l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ricordando il grande valore delle aziende agricole nella tutela e valorizzazione del territorio, bene primario della Puglia anche in funzione di enoturismo ed enogastronomia, e Francesco Paolicelli, Presidente della IV Commissione della Regione Puglia, promotore della misura regionale a sostegno dell’imprenditoria agricola giovanile in attuazione in questi giorni. Tra gli altri presenti anche il Generale dei Carabinieri Forestale Puglia Antonio Mostacchi e il Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Putignano Antonio Avella.

La benedizione della stalla è occasione per la Copagri per fare il punto sullo stato delle aziende zootecniche pugliesi su cui pesano ancora le conseguenze della pandemia da Covid-19 e oggi il caro bollette, come per esempio il canone dell’acqua praticamente raddoppiato con effetto retroattivo a partire dal 1 gennaio 2022, come evidenziato dal presidente regionale Copagri Palermo. Per Putignano, la situazione è altrettanto preoccupante e in linea con la media regionale: da Matteo Campanella il dato allarmante della riduzione delle aziende zootecniche in zona che nel 1975 si registravano in 480 unità, mentre oggi si sono ridotte intorno alle 150 unità.

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